Cake per ogni gusto

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lunedì 24 marzo 2014

La Peonia: la rosa senza spine

Buongiorno a tutti cari amici! Spero abbiate passato un bel weekend e che vi siate riposati! Il mio è stato pieno per vari impegni (non è comunque nulla a confronto di quello che mi attende il prossimo fine settimana con il modulo PME sugar paste ^.^)...

Come promesso oggi dedicherò questo nuovo post alla lezione svoltasi sabato mattina 22 marzo presso Italian cake design School: Mariacristina Hellmann ci ha insegnato, con grande pazienza, come costruire da zero una Paeonia in pasta di zucchero! Compito non semplice ma di grande effetto una volta ultimato! Ora posso dire che riesco a realizzare almeno quattro fiori: la rosa, il garofano, la calla e la peonia (la strada è ancora lunga però: se fossi rimasta anche nel pomeriggio avrei imparato anche l'orchidea e il pisello odoroso ma non volevo caricare troppo il cervellino >.<)...
Il modello da seguire =)
Ovviamente la peonia della maestra sembrava realmente vera (ho ancora da esercitarmi parecchio)! 

In Oriente la peonia è un fiore venerato da millenni (in Cina è la pianta ornamentale per eccellenza dal VII secolo ed è  ancora oggi Fiore di Stato celebrato con una sua festività in aprile), mentre in Europa fece il suo ingresso solo nel XIII secolo in Inghilterra (nel Vecchio Continente a fine del XVIII secolo e in America nel 1820): è da sempre considerato simbolo beneaugurante (un portafortuna) di pace, di amore (è il fiore che si utilizza per festeggiare il dodicesimo anno di matrimonio), di onore, di nobiltà d'animo e di prosperità. 
Sia la mitologia greca sia quella romana si sono sbizzarrite nella creazione delle leggende riguardo alla peonia, ve ne cito qualcuna:
- Paeon, allievo di Asclepio (dio della medicina), fu tramutato in fiore da Zeus per salvarlo dall'invidia del maestro.
- Paeon divenne fiore per aiutare Leto a partorire senza problemi Apollo ed Artemide: da qui il motivo per cui la peonia è una pianta officinale tanto usata (è antidolorifico e calmante).
- Apollo, invidioso dell'amore della sorella gemella verso Orione, la sfidò in una gara di arco e frecce... gara che causò la morte del figlio di Nettuno: le lacrime versate da Diana fecero crescere l'arbusto della peonia.
La preparazione della mia peonia gialla
In quattro ore di lezione siamo riuscite a produrre una sola peonia (ovviamente è tutta questione di allenamento) composta da quindici petali (cinque piccoli e dieci grandi), tutti infferrettati, tre stami (in natura possono arrivare a 200 unità) e una quantità industriale di pistilli: un gran lavoraccio insomma... molto laborioso.  Non oso pensare quanto tempo avremmo impiegato se avessimo realizzato la peonia da quaranta petali =) .
E' un fiore molto delicato per la finezza dei petali e consiglio di prepararlo almeno il giorno prima per dare più tempo possibile alla pasta di zucchero di asciugarsi bene ed aggangiarsi così al meglio al ferretto: non c'è da dire che non si mangia proprio a causa dei ferri che la tengono assieme >.<.
Lamia peonia completata
Una mattinata molto intensa considerando che il primo petalo che mi soddisfaceva seriamente l'ho posato dopo ben quaranta minuti dall'inizio: poi una volta preso il ritmo li si fanno a raffica... bisogna solo capire quanto sottile deve essere!!! Ora voglio esercitarmi proprio con questo tipo di peonia per la festa della mamma (alla mami piace tanto il giallo ^.^): ho appena scoperto che è un incrocio tra la Paeonia Lutea e la Paeonia Officinalis o Rosea Plena e  la Paeonia Suffroticosa avvenuto in America negli anni '50. 

prometto che migliorerò!
Al prossimo post
DIKKE KUS
la vostra Elisa













3 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Maestra !!! E' sempre un piacere imparare da te e passare del tempo con te!!! Un abbraccio forte!!!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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